A.N.S.P.I.

La storia dell'ANSPI

La storia dell'Associazione nazionale San Paolo Italia

 

Le origini dell’Anspi vanno ricercate nel movimento catechistico. Grande risonanza aveva avuto il Congresso Catechistico di Brescia del 1912 preparato da Mons. Pavanelli; esso poneva le basi del progetto di un “catechismo in forma di vera scuola” che ebbe come risultato l’elaborazione di un metodo definito attivo. Si introduceva nella catechesi l’attenzione pedagogica: mettendo al centro la persona e la sua crescita si voleva superare lo sterile nozionismo. Si apriva inoltre la questione di come trasmettere la fede attraverso un progetto ed un’azione educativa più ampia rispetto alla sola catechesi.
Espressione di questa scuola divenne “La Rivista del Catechismo”.

 Nel 1957 Mons. Belloli ne assunse la direzione avvalendosi della collaborazione di diversi direttori di uffici catechistici diocesani i quali erano impegnati anche nella pastorale oratoriana, intanto nel 1958 Mons. Belloli veniva nominato direttore dell’Ufficio Catechistico della diocesi di Brescia.
Fu in questo fermento pedagogico che si aprì un ampio dibattito riguardante l’aggiornamento della pastorale oratoriana: si voleva rendere il ragazzo protagonista del suo apprendere in una visione antropologica unitaria, con delle attività concrete e con una organizzazione funzionale a tradurre in prassi il principio dell’educazione integrale.
fotografia in bianco e nero di mons. don Battista Belloli

L’annuncio del Concilio Ecumenico Vaticano II contribuì a dare slancio a tale volontà.
Mons. Belloli, per la sua competenza ed esperienza in campo catechistico, venne nominato il 14 maggio 1962 perito conciliare ed inserito nella commissione “de disciplina cleri et populi cristiani” e dalle sue riflessioni, consultazioni e analisi scaturirono validi suggerimenti, specialmente in contenuti educativi e linee metodologiche, da proporre al Concilio. Si adoperò per un rinnovamento delle istituzioni educative presenti non solo in Italia, ma anche in altre nazioni europee e in molti Paesi di missione.
Fu in quella fervida attesa del Vaticano II che nacque, quindi, la “felice intuizione” di promuovere un’associazione nazionale di tutti gli oratori e circoli che traducesse operativamente ciò che si stava affermando: l’Anspi Nei giorni 3-6 luglio 1963, a Bologna, vi fu la convocazione della prima assemblea nazionale con l’elezione del primo Consiglio Nazionale.
Mons. Belloli divenne primo presidente nazionale insieme al segretario generale Mons. Carlo Pedretti, della diocesi di Cremona, e cofondatore dell’associazione.
Il 1963 è dunque un punto di arrivo e di partenza. Arrivo perché l’Anspi raccoglie e sintetizza tante riflessioni ed esperienze, sul rinnovamento dell’istituzione oratoriana, vissute già prima del Concilio Vaticano II; partenza per le intuizioni e la progettualità in essa presenti.
L’assemblea costituente si svolse a Bologna nei giorni 3-6 luglio 1963 con l’intento di rivendicare per le istituzioni oratoriane anche un riconoscimento civile.
L’atto costitutivo ed il primo statuto vennero approvati nel 1965, ottenendo in data 4 ottobre 1966 il riconoscimento del Presidente della Repubblica con decreto n. 927 come Ente Morale Civile.
Il 28 marzo 1972 il Ministero dell’Interno la riconosceva come Ente Assistenziale ed il 27 aprile 1977 come Ente Educativo/Culturale.
Nel giugno 1998 a Frascati, la prima modifica dello statuto.
L’ANSPI, ai sensi della L. 383/00 in assemblea straordinaria a Brescia il 25 aprile 2002 ha ulteriormente modificato lo statuto ottenendo in data 21 novembre dello stesso anno il riconoscimento di Associazione Nazionale di Promozione Sociale con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’iscrizione al n. 58 del registro nazionale APS.
In data 31 gennaio 2007, il Vescovo di Brescia Mons. Giulio Sanguineti con decreto Prot. nr. 14/07, ai sensi dei canoni 298 § 1, 299 e 322 del CIC, costituiva l’ANSPI come “Associazione Privata di Fedeli” conferendole la personalità giuridica ecclesiale.
È stata iscritta nel registro delle persone giuridiche dell’ufficio territoriale del governo - Prefettura di Brescia - al n. 9 del Registro in data 25 giugno 2001.
Successivamente, nell’anno 2019, l’ANSPI ha nuovamente modificato il proprio statuto per adeguarlo alla riforma del terzo settore (d.lgs. 117/2017) e poter cogliere le opportunità da essa emergenti nell’interesse degli oratori e circoli affiliati.
In particolare, l’ANSPI ha confermato la propria natura di APS ed ha adottato l’ulteriore qualifica di rete associativa nazionale del terzo settore.

 

Associazione

Associazione

AssociazionePeculiarità dell'ANSPI è l'anima educativa che si esprime attraverso gli oratori e i circoli giovanili. Il punto di partenza è il valore di ogni persona chiamata ad identificarsi e a misurarsi con gli altri operando in "relazione" in una dimensione di profondità e di trascendenza; considera appieno la concretezza di ogni singolo ambito di vita valorizzando al massimo le risorse umane di cui può disporre per una proposta educativa  integrale ed unitaria.

Nazionale

L'obiettivo è di fare Oratorio con una prospettiva nazionale; valorizzando le esperienze esistenti e promuovendone altre a misura delle esigenze dei singoli contesti ed in risposta alle istanze presenti nei singoli luoghi.

Civile

AssociazioneLa volontà di partecipare allo sviluppo della Società italiana si  traduce nel ricercare il bene per tutti i suoi componenti. educando ad  essere  cittadini attivi e responsabili. Interpretare le autentiche istanze della gente, elaborare i progetti realizzabili, dar corso ad iniziative concrete che diventano la modalità di esercizio della "passione civile" dalla quale traspare la Carità Cristiana.

Ecclesiale

Nata nell'ambito ecclesiale vi trova la sua ragion d'essere e di operare, facendosi interprete e strumento della preoccupazione educativa.

Origini

AssociazioneNasce nel contesto "Conciliare" (1962-1965) che ha visto la comunità ecclesiale porsi in dialogo con la modernità, in ascolto ed in ricerca degli elementi positivi che da essa si potevano trarre. Fondata da Mons. Battista Belloli "prete degli Oratori", per dare piena legittimità agli Oratori di operare nel tessuto sociale per l'educazione integrale dei giovani.

Popolarità

La proposta educativa è rivolta a tutti, pone attenzione alle esigenze della Famiglia con particolare riferimento alle fasce sociali più deboli e meno tutelate. Si afferma in una visione di partecipazione diffusa alla realizzazione, alla gestione ed alla fruizione dei servizi educativi, ricreativi e culturali.

Pastoralità

AssociazioneDefinisce la sua presenza ed il suo ruolo nel contesto dell'azione pastorale della Chiesa, ed in particolare della parrocchia. Il servizio che compie è di far sperimentare e rendere evidente, attraverso l'esperienza dell'Oratorio, l'amore di Dio mediante uomini e donne che si esprimono nel reciproco dono di sè, capaci di generare cultura lungo il solco ecclesiale della tradizione pedagogica.

Educare

Le nuove prospettive date dalla globalizzazione esigono l'assunzione di una dimensione di mondialità e di interculturalità nei rapporti educativi. Lo stabilirsi di nuove dinamiche e l'affermarsi di nuovi linguaggi estendono l'azione educativa oltre i limiti consolidati della tradizione.

Fare Oratorio

AssociazioneFare Oratorio è possibile ovunque. Significa affermare uno stile educativo che fa dell'esperienza il suo perno, della valorizzazione delle esperienze il suo esercizio di discernimento e della costruzione di esperienza la manifestazione della sua capacità creativa e di animazione.

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