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La riforma del terzo settore per il cambiamento del Paese


Riportiamo l'intervento del Forum del terzo settore, di cui Anspi è organizzazione aderente, in merito alla prevista riforma del terzo settore programmata dall'attuale Governo.
(fonte: Ufficio stampa Forum del terzo settore)



Il Documento del Forum del terzo settore  in allegato, parte da una sostanziale condivisione del lavoro fatto a partire dalla valorizzazione del principio di sussidiarietà, dalla necessità di revisionare il Libro I titolo II del Codice Civile e riordinare tutta la materia, rilanciare il Servizio Civile come difesa della Patria; far decollare l'impresa sociale, stabilizzare il 5x1000, coordinare la disciplina civilistica, le singole leggi e la disciplina fiscale con la redazione di un Testo Unico del terzo settore, istituire una apposita Authority con finalità pubbliche indipendenti, con funzioni di promozione, indirizzo, studio e controllo, ridisegnare il rapporto con la PA, aumentare gli strumenti di trasparenza, incentivare le forme di promozione e di sviluppo. Sopratutto  è  da apprezzarsi la filosofia di fondo volta a 'superare le vecchie dicotomie pubblico/privato e Stato/mercato e passare da un ordine civile bipolare a un assetto partecipato tripolare'.

Le Linee guida indicate dal Governo sono  molto complesse, e' necessario  confrontarsi ripetutamente tra Governo, Parlamento e Forum del terzo settore per ragionare e discutere insieme, seguendo il principio di metodo già segnalato dalle Linee guida, e cioè il confronto e la partecipazione, e cominciando da una corretta definizione di cosa è il terzo Settore, cosa fa, quali i risultati della sua azione, quale la sua identità. Si auspica poche regole semplici e chiare.

Si devono quindi  sottolineare  il tema della libertà di associazione; il riordino e la semplificazione della disciplina tributaria e fiscale nazionale con interventi come la  stabilizzazione del  5x1000, le agevolazioni e semplificazioni nell'accesso al credito , ma anche strumenti finanziari dedicati, la trasparenza. E' necessario un nuovo modello organizzativo: quello della amministrazione condivisa, con la sussidiarietà elemento centrale di riforma della Pa, per costruire un nuovo patto di cittadinanza. Il terzo settore può anche giocare un ruolo decisivo come attore capace di suggerire modelli di economia civile che possano essere mutuati anche dalle realtà del profit, senza che avvenga il contrario.

E' compito di tutti dare il pieno contributo al percorso volto alla nascita del disegno di Legge Delega sul Terzo Settore come strumento di partecipazione per portare cambiamento nel nostro paese.

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